“Mi è cosa non solo gradita, ma oltremodo capace di evocare antiche sintonie di affetti e di cammini, presentare questa Festschrift in onore di mons. Bruno Maria Bosatra, per celebrare il suo venticinquesimo anniversario di direzione dell’Archivio Storico diocesano. Chiamatovi dal card. Carlo Maria Martini nel 1985, l’anno successivo succede a mons. Ambrogio Palestra nella direzione dell’istituzione culturale ambrosiana che è lo scrigno della memoria della Chiesa di Milano. Alcuni studiosi, abituali frequentatori dell’Archivio diocesano, hanno proposto di ricordare tale ricorrenza con un volume di studi in onore di mons. Bosatra, che trova ora ospitalità nella collana “Ricerche storiche sulla Chiesa ambrosiana”.

Alla pubblicazione del volume hanno collaborato ricercatori che hanno svolto e svolgono tuttora le proprie indagini tra le carte dell’Archivio Storico, e che con grande slancio hanno accettato l’invito a scrivere sulla storia della diocesi di Milano e delle sue istituzioni, la storia locale, l’archeologia, la storia dell’arte, l’archivistica, temi cari agli interessi del Monsignore festeggiato. Il volume registra anche una sinergia di lavoro con altri enti e istituzioni culturali milanesi (le università Cattolica e Statale, gli archivi Borromeo, dei Luoghi Pii Elemosinieri, dell’Ospedale Maggiore di Milano), una collaborazione che non è limitata a questo volume, ma che è attiva in modo diuturno nella ricerca della storia locale.” (dalla prefazione)


Archivio Ambrosiano

Realizza quanto prescritto dal can. 491, § 2 del Codice di diritto canonico: “Il Vescovo diocesano abbia anche cura che nella Diocesi vi sia un archivio storico e che i documenti che hanno valore storico vi si custodiscano diligentemente e siano ordinati sistematicamente”. Costituisce riferimento per l’Archivio Storico Diocesano quanto stabilito dall’Intesa in materia di archivi ecclesiastici, sottoscritta dal Presidente della CEI e dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali in data 18 aprile 2000. L’Archivio Storico Diocesano ha, in relazione ai documenti diocesani avente carattere storico, le seguenti finalità: a) garantire la custodia e la migliore conservazione nel tempo; b) provvedere al loro ordinamento sistematico, secondo i criteri della scienza archivistica; c) favorire la loro consultazione e il loro studio. Formano oggetto dell’Archivio Storico Diocesano i documenti, cioè scritture (compresi disegni, mappe, cartografie) su qualsiasi supporto, che siano depositati presso lo stesso, e che provengano o riguardino l’Arcidiocesi, altri enti da essa dipendenti o con essa collegati, o persone fisiche (autorità ecclesiastiche o privati). All’Archivio Storico Diocesano devono essere necessariamente conferiti i documenti storici provenienti dagli Organismi di Curia e dagli enti collegati, seguendo le apposite procedure emanate dal Moderator Curiae, su indicazione del Responsabile dell’Archivio Storico Diocesano e in accordo e sotto la responsabilità dell’Archivista stesso (cf Parte Prima, punto 6.6, § 4). Possono, inoltre, essere conferiti, secondo le disposizioni dell’autorità competente o previo accordo con i responsabili, i documenti appartenenti a enti (di natura ecclesiale) soppressi o anche i documenti che per motivi di conservazione o sicurezza possono essere difficilmente conservati presso la sede del proprio ente. L’Archivio Storico Diocesano può, infine, sulla base di appositi accordi, accogliere temporaneamente, per motivi di tutela, studio, esposizione, ecc. documenti di enti di natura ecclesiale (cf Intesa, art. 1, c. 4).

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