Società - Storie di vita - Storia
Romanzo storico
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La comunità del PIME soffriva per l’impossibilità di inviare i propri sacerdoti e fratelli in terra di missione. C’era la guerra. Le frontiere erano chiuse. Stretti attorno al superiore generale, i missionari affrontavano le paure e le privazioni del periodo bellico interrogandosi su quel tragico evento frutto di ideologie totalitarie che avevano sostituito l’amore di Cristo con l’idolatria dei capi.
Nel 1943, con l’Italia divisa in due, diventa palese la necessità di prendere posizione. Molti lo fanno nel proprio intimo, quattro sacerdoti all’interno della comunità decidono di impegnarsi in prima persona nella Resistenza. Le loro storie si intrecciano.
A Giovenzana, in Alta Brianza, padre Ferruccio Corti aiuta il fratello parroco a nascondere dei prigionieri. A Cantù, dove è coadiutore, padre Lido Mencarini collabora con la Resistenza locale e organizza il passaggio in Svizzera di prigionieri ed ebrei. Padre Aristide Pirovano e padre Mario Limonta, legati da una profonda amicizia, avevano già contatti con l’organizzazione vicina al Collegio San Carlo per l’invio di ebrei e prigionieri nel Varesotto al fine di farli fuggire in territorio elvetico. Padre Limonta si unisce subito al Gruppo Cinque Giornate, diventa cappellano della formazione e partecipa alla battaglia del San Martino. Per due mesi padre Pirovano è rinchiuso nel carcere di San Vittore, dove subisce pesanti interrogatori e torture ma non parla e viene liberato su intervento del cardinale Schuster; inviato a Erba come coadiutore, fonda il CLN locale e svolge un ruolo determinante nelle trattative per la resa dei nazifascisti.
Quattro sacerdoti. Quattro modi diversi di vivere la Resistenza. Tutti accomunati dalla volontà di testimoniare in quei frangenti drammatici la carità evangelica: nessun odio per il nemico e soprattutto la piena disponibilità al perdono, che eviterà inutili vendette alla fine della guerra. Quattro testimonianze che rimarcano il ruolo fondamentale svolto dai cattolici, e in particolare dal clero, nella lotta per riconquistare la libertà.
Quattro profili magistralmente tracciati da Ezio Meroni, che in questo romanzo storico coinvolgente, da leggere tutto d’un fiato, restituisce l’impegno, le scelte, il coraggio dei personaggi carismatici che affiancano i protagonisti e la coralità di un popolo abbattuto e prostrato che continua a lottare senza rinunciare alla speranza.
Nato a Cinisello Balsamo nel 1954 ed è stato insegnante di Lettere. Appassionato di storia locale, ha scritto diversi volumi sulla comunità di Sant’Ambrogio, sull’antica chiesetta di Sant’Eusebio, sul Movimento Cooperativo e sulla Resistenza. Nel 2004 per San Paolo ha pubblicato Sentieri di Libertà e il racconto La Messa partigiana, inserito nella raccolta antologica Misteri di Natale. Successivamente ha dato alle stampe alcune biografie di personaggi importanti nella storia della sua città. Nel 2011 ha pubblicato la prima edizione di Angela. Una storia d’amore nella guerra partigiana, seguita tre anni dopo dalla ricerca biografica Vittorio Beretta. Un segno per la città. Nel 2018 ancora per San Paolo ha scritto con suo figlio Alberto il libro Scoprirsi Down. Nel 2021 è stata pubblicata da Marna la seconda edizione di Angela. Una storia d’amore nella guerra partigiana che aveva ispirato Zucchero Fornaciari per la sua canzone Don’t cry Angelina. Nello stesso anno, ancora con suo figlio Alberto, ha dato alle stampe per Mimep il volume Lino Mandelli. Una vita per la Stella. Nel 2022 ha pubblicato per Itaca il libro Don Battista Testa. Il prete partigiano.