Lettera alle famiglie per il Natale
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La tradizionale Lettera che l’Arcivescovo dedica alle famiglie in occasione del Natale invita a pensare a tutto ciò che “abita” le nostre case: persone, relazioni… ma anche oggetti!
L’Arcivescovo ci propone di abitare tra le pareti domestiche con l’atteggiamento di chi sa sorprendersi e si dispone a esplorare; con «l’atteggiamento di chi si lascia istruire non solo dalle persone, non solo dalle visite attese, ma anche dagli oggetti scontati, dalle ovvietà insignificanti».
La porta, le fotografie, il divano del salotto, l’attestato, la tavola, il vecchio libro, il crocifisso, la ciotola di teak, la finestra: una riflessione su nove oggetti che generalmente si trovano nelle nostre case e che “prendono voce”, dandoci messaggi e segni, in questo Natale!
«Ascoltare la voce delle cose di casa è un aiuto ad andare oltre la banalità, oltre la fretta, per accorgersi di quante memorie si possono custodire, di quanta saggezza si può attingere, di quanto sia bello “avere una casa”, forse anche un privilegio e una responsabilità. Si deve quindi riconoscere che la gioia di lodare Dio non viene solo dai momenti felici e dalle prospettive promettenti, ma da una misteriosa forza e grazia che permette di resistere anche nelle tribolazioni estreme. E in questa situazione i giovani giudei danno voce a tutte le cose perché si innalzi la lode di Dio».
Nasce a Gallarate il 29 luglio 1951 da Antonio e Rosa Delpini, terzo di sei figli. Cresce a Jerago con Orago, nella parrocchia San Giorgio di Jerago, frequentando le scuole del paese fino alla quinta elementare. Frequenta le scuole medie e i due anni del ginnasio nella scuola statale di Arona, risiedendo nel Collegio De Filippi. Entra nel Seminario di Milano, nella sede di Venegono Inferiore (Varese), nell’ottobre 1967, per frequentare la I liceo classico. In Seminario completa il percorso ordinario di preparazione e discernimento fino all’ammissione all’ordinazione presbiterale. Il 7 giugno 1975 è ordinato presbitero, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Giovanni Colombo. Dal 1975 al 1987 insegna nel Seminario minore della diocesi di Milano, prima a Seveso e poi a Venegono Inferiore. In questi anni consegue la laurea in Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la licenza in Teologia presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, con sede in Milano, il diploma in Scienze Teologiche e Patristiche presso l’Istituto Augustinianum con sede in Roma. Nel 1989 il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina rettore del Seminario Minore e nel 1993 rettore del Quadriennio Teologico. Nel 2000 è nominato Rettore maggiore dei Seminari di Milano. Contemporaneamente insegna Patrologia in Seminario, che è sezione parallela della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Nel 2006 è nominato Vicario episcopale della Zona Pastorale VI di Melegnano, lasciando gli incarichi ricoperti in Seminario. Il 13 luglio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Stefaniaco (Albania), riceve l’ordinazione episcopale il 23 settembre dello stesso anno, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Il suo motto è Plena est terra gloria eius. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Lombarda ha ricoperto dal 2007 al 2016 l’incarico di segretario. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è membro della Commissione per il Clero e la Vita Consacrata. Nel luglio 2012 diventa Vicario generale del cardinale Angelo Scola. Il 21 settembre 2014 il cardinale Scola lo nomina Vicario episcopale per la formazione permanente del clero. Il 7 luglio 2017 papa Francesco lo nomina arcivescovo di Milano. Fa il suo ingresso ufficiale il 24 settembre 2017.