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Giovanni Marcora (Inveruno, Milano, 1922-1983), formatosi nell’ambiente dell’oratorio e nell’Azione Cattolica del suo paese, capo partigiano, imprenditore, politico.
Eletto senatore nel 1968, ha dato il suo nome alla prima legge italiana per il riconoscimento dell’obiezione di coscienza (1972). Sindaco di Inveruno, dirigente locale e nazionale del partito – nel suo “olimpo” figurano statisti come Alcide De Gasperi, Ezio Vanoni, Enrico Mattei, Aldo Moro -, esperto di questioni economiche, ha guidato ininterrottamente il ministero dell’Agricoltura fra il 1974 e il 1980, per poi passare al dicastero dell’Industria nel biennio 1981-82.
(Legnano, 1964) è giornalista, corrispondente da Bruxelles per l’Agenzia di stampa SIR (Servizio Informazione Religiosa): si occupa principalmente di politiche comunitarie e dell’attività delle istituzioni Ue. Segue inoltre le vicende delle Chiese attraverso gli organismi ecclesiali europei. Sposato con Monica, hanno quattro figli: Giorgia, Marco, Matteo e Gaia. Già redattore e direttore di settimanali cattolici, è direttore della comunicazione e delle riviste della Fondazione Missio (CEI) e dirige la rivista storica Impegno, pubblicata dalla Fondazione Don Primo Mazzolari. È stato direttore dell'Editrice AVE. Ha pubblicato volumi sulla storia dell'integrazione europea e del movimento cattolico. È presidente dell’Azione Cattolica Ambrosiana per il triennio 2020-2024.