La passione e il coraggio
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In questo volume sono stati ricostruiti con particolare attenzione gli anni di sacerdozio che Mons. Cesare Pagani trascorse nella sua Diocesi natale, quella ambrosiana. Egli profuse straordinario impegno ed energia in tutti gli incarichi che il card. Montini gli affidò. A testimonianza di ciò sono rimasti moltissimi documenti, ma soprattutto, è rimasto il ricordo di coloro che lo conobbero ed ancora oggi lo indicano come insostituibile guida spirituale.
Egli seppe trasfondere la forza della propria fede a chi gli si avvicinò, creando con ciascuno rapporti privilegiati. Più volte, parlando con i suoi collaboratori o con chi, a diverso titolo, intrattenne rapporti con lui, ne è ricordato lo sguardo penetrante e vivace, che sapeva infondere coraggio e spronare all’azione.
(Milano, 1921 - Perugia 1988). Il 18 settembre 1932 inizia gli studi ginnasiali nel seminario di san Pietro martire a Seveso. Il 3 giugno 1944 è ordinato presbitero, nel Duomo di Milano, dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster. Dopo l'ordinazione è vicerettore del collegio Rotondi di Gorla Minore (Va). Nell'ottobre 1944 è nominato coadiutore della parrocchia di Santa Maria di Caravaggio a Milano. L'11 giugno 1949 diventa assistente delle ACLI, mentre nel novembre 1958 assistente della gioventù femminile di Azione Cattolica. Il 10 agosto 1961 il cardinale Giovanni Battista Montini gli affida il compito di creare l'ufficio di pastorale sociale dell'arcidiocesi di Milano. Nel 1964 papa Paolo VI lo chiama a Roma, nominandolo assistente nazionale delle ACLI. Il 22 gennaio 1972 papa Paolo VI lo nomina vescovo di Città di Castello e di Gubbio, unendo così in persona episcopi le due diocesi; succede all'amministratore apostolico Diego Parodi. Il 13 febbraio seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Pietro in Vaticano, per imposizione delle mani dello stesso pontefice, co-consacranti i cardinali Bernard Jan Alfrink e William John Conway. Il 23 febbraio dello stesso anno è ricevuto in udienza dal presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone per prestare il giuramento previsto dal concordato allora in vigore. Il 19 marzo successivo prende possesso delle due diocesi affidategli. Dal 26 maggio 1976 alla morte ricopre l'incarico di presidente della Conferenza episcopale umbra. Il 21 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita di Perugia e vescovo di Città della Pieve, sedi unite in persona episcopi; succede all'arcivescovo Ferdinando Lambruschini, deceduto il 25 luglio precedente. Il 10 gennaio 1982 prende possesso dell'arcidiocesi di Perugia. Il 30 settembre 1986, dopo l'unione delle due sedi, diventa arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve. Il 26 ottobre seguente accoglie papa Giovanni Paolo II in visita pastorale. Il 12 marzo 1988 muore d'infarto a Perugia, all'età di 66 anni; viene sepolto nella cripta dei vescovi nella cattedrale di San Lorenzo. Viene ricordato come figura di particolare spessore culturale e pastorale.