Leggere per la pace

Una selezione di titoli che raccontano la pace: è davvero un'utopia o possiamo raggiungerla?

17 Gennaio 2024

La redazione di ITL Libri ha selezionato alcuni titoli che affrontano il tema della pace nelle sue più svariate sfaccettature.

In questa selezione, ci immergeremo in libri che esplorano la pace non solo come assenza di conflitto, ma come uno stato d’animo, un obiettivo collettivo e un elemento fondamentale per la costruzione di un mondo più armonioso.

Dalle pagine di questi volumi, per grandi e piccini, emergono narrazioni coinvolgenti, riflessioni profonde e ispirazioni che spaziano dalla ricerca della pace interiore alle sfide globali legate alla convivenza pacifica. Attraverso le parole degli autori selezionati, ci addentreremo in un viaggio letterario che promette non solo di arricchire la nostra comprensione della pace, ma anche di trasformare il modo in cui la percepiamo e la cerchiamo nelle pagine e oltre.

pace

Quella che papa Francesco chiama da tempo «Terza guerra mondiale a pezzi» è una realtà che attraversa i continenti e paralizza il futuro impedendo di coniugare «i pilastri della pace», come li definiva papa Giovanni XXIII: libertà, giustizia, verità e amore. Marco TarquinioSandro Calvani e Antonio Spadaro riflettono su cosa significhi promuovere la pace. Emerge così che “combattere la guerra” significa in definitiva impegnarsi costantemente a conoscere «la geopolitica della guerra e della pace», acquisendo la consapevolezza che ogni guerra è «contro l’umanità».

pace

La pace inizia con un sorriso: parte dai piccoli gesti quotidiani, dalle mura di casa. La pace inizia in famiglia. Nelle cose semplici di tutti i giorni. Perché soltanto se c’è pace nel nostro cuore, possiamo coltivare la pace nel mondo.

Un meraviglioso albo illustrato, che ci conduce per mano all’essenza della vita, lì dove nasce ed evolve, in famiglia, accanto a persone che ci amano e da cui siamo amati. La pace, in fondo, è una cosa semplicesembra dirci Madre Teresa. È piccola come un saluto, come un cuoricino che batte, ma forte e grande come il perdono e l’amore.

Un sussidio rivolto alla famiglia, testimone di una speranza capace di pensare, cercare e operare per la pace. Realizzato dal Servizio per la famiglia offre brevi momenti di riflessione e di preghiera in occasione dell’annuale Festa della famiglia che si colloca quest’anno il 26 gennaio, all’inizio del Giubileo appena iniziato e guidato dal tema: “Pellegrini di speranza”.

La connotazione della speranza fa risuonare un’eco costante alle orecchie del vissuto familiare di tanti cristiani. È proprio in famiglia che le relazioni interpersonali affrontano le tante difficoltà del quotidiano, affermando implicitamente la forza che le supererà.

Nelle pagine qui raccolte, alcune famiglie si raccontano sotto questo profilo dentro la concretezza delle loro varie situazioni di vita, si leggono alla luce della Parola di Dio e si affidano nella preghiera perché il frutto maturo del loro pensare, cercare e operare sia la pace!

Attraverso una serie di discorsi e interventi, tenuti fra il 2019 e il 2023, l’Arcivescovo di Milano legge con lucidità i tratti della nostra epoca; attraversa regole e comportamenti nei mondi dell’economia, della società, della giustizia, della politica; ne denuncia le derive; sollecita impegni personali e collettivi; smuove i cristiani ad assumersi responsabilità per il futuro della polis.

Scrive monsignor Delpini: «La mia persuasione è che il bene comune, il bene della convivenza civile, dell’attività imprenditoriale di mercato, della libertà individuale e sociale si costruiscono con la legalità: quindi il rispetto delle leggi, la correttezza delle procedure e la trasparenza degli affari sono modi per garantire questi valori irrinunciabili».

Parole che incoraggiano decisamente singoli e comunità a una «rivoluzione morale» fondata – sottolinea nella Prefazione Gianni Borsa – su una «responsabilità specifica nel modo di agire, lavorare, governare in modo “più giusto”, per garantire a tutti di essere “più liberi”».

pace

La visita di papa Francesco in Iraq (5-8 marzo 2021) è stata un momento altamente significativo nel cammino del dialogo interreligioso, un evento che in tanti hanno definito “storico”.

Il volume raccoglie gli articoli e gli editoriali pubblicati a firma di Stefania Falasca e Luca Geronico sul quotidiano «Avvenire», offrendo ai lettori la possibilità di conoscere l’Iraq e la sua gente, senza perdere di vista il messaggio che ha voluto portare il Papa: «Siete tutti fratelli».

Lasciate riposare la terra

«L’umanità è stanca e chi ha responsabilità per il bene comune deve sentire il compito di procurare sollievo. Chiedo a tutti noi di esplorare vie per dare sollievo. Abbiate compassione di voi stessi, dei vostri contemporanei, dei vostri figli e trovate il modo di far riposare la terra!»

L’accorato appello dell’arcivescovo Mario Delpini ai cittadini e agli amministratori milanesi, in occasione della festa di Sant’Ambrogio, apre la riflessione in vista dell’Anno santo 2025.

la pira

Giorgio La Pira, uomo di ardente fede, profeta di pace, politico, è stato un mistico prestato alla politica e di cui il 9 gennaio 2024 ricorrono i 120 anni dalla nascita a Pozzallo, nel sud della Sicilia. Nel luglio 1918 papa Francesco ha concesso l’autorizzazione alla Congregazione delle cause dei santi per promulgare il decreto sulle sue virtù eroiche di servo di Dio.

I testi pubblicati in queste pagine tracciano idealmente il percorso umano, religioso e politico di Giorgio La Pira, uomo di eccezionale cultura e di profonda vita spirituale, che fu membro dell’Assemblea costituente, deputato nella prima Legislatura, sottosegretario al ministero del Lavoro e sindaco di Firenze.

Il racconto a fumetti della lucida e coraggiosa vicenda degli studenti che nella Germania nazista sfidarono Hitler distribuendo volantini sovversivi con il nome di Rosa Bianca.  Siamo nel 1942, quando il gruppo di studenti di Medicina dell’università di Monaco, guidati da Hans Scholl e la sorella Sophie, inizia la distribuzione di volantini contro Hitler e il Nazismo. Il piccolo gruppo  fa tremare il regime sollevandosi contro la tirannia e le sue atrocità, in nome della civiltà.

pace


Nella sua terza enciclica, papa Francesco propone la terapia della fraternità a un mondo malato, e non solo di Covid. Il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi, il modello è quello del Buon Samaritano. Una «governance globale per le migrazioni», la richiesta del quarto capitolo. Nel quinto, Bergoglio traccia l’identikit del «buon politico» e mette in guardia dal «populismo irresponsabile». «Il mercato da solo non risolve tutto», scrive il Papa auspicando una riforma dell’Onu. «La Shoah non va dimenticata, mai più la guerra»

La genesi di questo libro risale a un evento di importanza storica: nel 2019, ad Abu Dhabi, papa Francesco e l’imam Ahmad Al-Tayyeb hanno sottoscritto il Documento sulla fratellanza per la pace mondiale e la convivenza comune.

È un accorato appello ai cattolici e ai musulmani di tutto il mondo, insieme agli altri credenti e ai non credenti, a costruire relazioni fraterne e a ripudiare ogni forma di violenza. In Italia, giovani cristiani e musulmani hanno raccolto questo invito. Nell’amicizia e nell’ascolto, condividendo il pasto e il lavoro, la riflessione e il gioco, ospitandosi nelle case e nella preghiera, hanno dato vita a un progetto pionieristico di dialogo.

Dialogo tra donne e uomini, tra cristiani di diverse confessioni; dialogo tra culture e religioni, in particolare con musulmani ed ebrei. Dialogo come stile di vita e forma del pensiero.

E, ancora, la sfida della nonviolenza nel Medio Oriente insanguinato dai conflitti. La vita di padre Paolo Dall’Oglio e le sue ultime parole prima della drammatica sparizione sono un appello, talvolta un grido disperato. Sono parole di speranza nonostante il fallimento sia dietro l’angolo e tracciano una via. La più difficile, la più evangelica.

pace

Enciclica di papa Francesco dedicata alla cura della “casa comune”.

L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e per affrontare il degrado ambientale dobbiamo prestare attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. […]

Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (nn. 48, 49).

pace

Sono parole forti e provocatorie quelle che papa Francesco racchiude nell’enciclica Laudato Si’. Un convinto alternarsi di motivi di lode e argomenti di “sana indignazione” verso le storture del mondo presente e dei modi, spesso “rapaci”, in cui si usa ogni ben di Dio.

Un appello alla nostra responsabilità, perché niente di questo mondo ci è indifferente! L’enciclica, come illustrano i contributi del volume, invita persone, popoli e poteri costituiti alla conversione. E a lavorare con generosità e tenerezza per proteggere il mondo che Dio ci ha affidato, insieme a tutte le creature.

pace

Con questa esortazione apostolica “a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica”, il Papa ritorna sui temi affrontati nell’enciclica Laudato si’ del 2015, con ancora maggiore urgenza e incisività.

L’accorato appello del Pontefice si fa sferzante, un pungolo per smuovere le coscienze di quanti ancora non hanno compreso quanto la questione ambientale sia divenuta un’emergenza planetaria innegabile e improcrastinabile. Un’esortazione, appunto, a passare dalle parole ai fatti, a intraprendere azioni concrete per la salvaguardia della nostra casa comune, nell’ottica di un’ecologia integrale che sappia tenere unite le istanze del pianeta e quelle degli uomini e delle donne che lo abitano, nel nome dell’equità, della solidarietà, della giustizia per tutti.

Commentano le parole di papa Francesco alcune voci autorevoli del territorio ambrosiano – Elena Granata, Luca Bressan, Luciano Gualzetti, Antonio Caschetto, Gloria Mari – per restituire la prospettiva milanese di un tema globale.

La storia di come san Francesco d’Assisi domò il ‘’lupo’’ di Gubbio in un racconto avvincente, con illustrazioni ricche di dettagli, un uso sapiente del colore e buona dose di suspense, che avvicina bambini e ragazzi al famoso fraticello di Assisi.

Durante la sua visita a Gubbio, un piccolo angolo di mondo frizzante e pieno di serenità, tra vicoli pieni di religiosi, artigiani e contadini, botteghe di cibo succulento e ricchi mercanti, Francesco va incontro al lupo che da tempo semina panico e terrore tra gli abitanti del luogo: la folla si accalca alle porte della città, curiosa di vedere come quello strampalato incontro andrà a finire.

Libro collegato

Calvani Sandro
In Dialogo

 11,40

Quella che papa Francesco chiama da tempo «Terza guerra mondiale a pezzi» è una realtà che attraversa i continenti e paralizza il futuro impedendo di coniugare «i pilastri della pace», come li definiva papa Giovanni XXIII: libertà, giustizia, verità e amore. Marco Tarquinio, Sandro Calvani e Antonio Spadaro riflettono su cosa significhi promuovere la pace. Emerge così che “combattere la guerra” significa in definitiva impegnarsi costantemente a conoscere «la geopolitica della guerra e della pace», acquisendo la consapevolezza che ogni guerra è «contro l’umanità». Con la prefazione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, un contributo di Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e un’introduzione di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Milano.

«Se non si sceglie la pace, vince la guerra. Dimenticare la sofferenza vuol dire condannarsi a riviverla.» Cardinale Matteo Zuppi

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Madre Teresa
IPL

 14,15

La pace inizia con un sorriso: parte dai piccoli gesti quotidiani, dalle mura di casa. La pace inizia in famiglia. Nelle cose semplici di tutti i giorni. Perché soltanto se c’è pace nel nostro cuore, possiamo coltivare la pace nel mondo. Un meraviglioso albo illustrato, che ci conduce per mano all’essenza della vita, lì dove nasce ed evolve, in famiglia, accanto a persone che ci amano e da cui siamo amati. La pace, in fondo, è una cosa semplice, sembra dirci Madre Teresa. È piccola come un saluto, come un cuoricino che batte, ma forte e grande come il perdono e l’amore. «Se oggi non abbiamo pace, è perché abbiamo dimenticato che apparteniamo gli uni agli altri, che quell’uomo, quella donna, quel bambino sono mio fratello e mia sorella.» «In questa vita non possiamo fare grandi cose. Noi possiamo solo fare piccole cose ma con grande amore, ed è quello che conta.»
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Falasca Stefania
In Dialogo

 14,25

La visita di papa Francesco in Iraq (5-8 marzo 2021) è stata un momento altamente significativo nel cammino del dialogo interreligioso, un evento che in tanti hanno definito “storico”. Il volume raccoglie gli articoli e gli editoriali pubblicati a firma di Stefania Falasca e Luca Geronico sul quotidiano «Avvenire», offrendo ai lettori la possibilità di conoscere l’Iraq e la sua gente, senza perdere di vista il messaggio che ha voluto portare il Papa: «Siete tutti fratelli». Tutto il viaggio in Iraq è stato significativo. Ogni momento è stato segnato da gesti e parole che lasciano il segno. La visita di Francesco, assieme al Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, siglato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi dal Papa e dall’imam al-Tayyeb, e qui pubblicato integralmente, sono delle pietre miliari nel hiavi . Prefazione del cardinale Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Leggi qui Luca Geronico: nella terra di Abramo… sulle orme di Francesco. Leggi intervista dal sito AC Ambrosiana   https://youtu.be/I1oV-52Qnx8  

«Guardiamo il cielo: esso ci dona un messaggio di unità: l’Altissimo sopra di noi ci invita a non separarci mai dal fratello che sta accanto a noi. Se vogliamo custodire la fraternità, non possiamo perdere di vista il cielo. Noi, discendenza di Abramo e rappresentanti di diverse religioni, sentiamo di avere anzitutto questo ruolo: aiutare i nostri fratelli e sorelle a elevare lo sguardo e la preghiera al cielo. Ecco la vera religiosità: adorare Dio e amare il prossimo. Nel mondo d’oggi, che spesso dimentica l’Altissimo o ne offre un’immagine distorta, i credenti sono chiamati a testimoniare la sua bontà, a mostrare la sua paternità mediante la loro fraternità. Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra del nostro padre Abramo, affermiamo che Dio è misericordioso e che l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione. La via che il cielo indica al nostro cammino è la via della pace. Non ci sarà pace senza popoli che tendono la mano ad altri popoli. Non ci sarà pace finché gli altri saranno un loro e non un noi.» Papa Francesco

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Mattioli Alberto
In Dialogo

 17,10

Giorgio La Pira, uomo di ardente fede, profeta di pace, politico, è stato un mistico prestato alla politica e di cui il 9 gennaio 2024 ricorrono i 120 anni dalla nascita a Pozzallo, nel sud della Sicilia. Nel luglio 2018 papa Francesco ha concesso l’autorizzazione alla Congregazione delle cause dei santi per promulgare il decreto sulle sue virtù eroiche di servo di Dio. I testi pubblicati in queste pagine tracciano idealmente il percorso umano, religioso e politico di Giorgio La Pira, uomo di eccezionale cultura e di profonda vita spirituale, che fu membro dell’Assemblea costituente, deputato nella prima Legislatura, sottosegretario al ministero del Lavoro e sindaco di Firenze. In un XXI secolo dominato dalle guerre – anche in Europa – i suoi interrogativi e le sue prospettive assumono un interesse nuovo. La freschezza e la forza della sua testimonianza sono un’utile bussola per tutti noi che abbiamo bisogno di orientamento per la nostra vita personale e di cittadini. Con testi di La Pira e contributi di: Patrizia Giunti (presidente Fondazione Giorgio La Pira), Giovanni Spinoso e Claudio Turrini, Padre Gianni Festa, Piero Meucci e Mario Primicerio, Andrea Riccardi, Agostino Giovagnoli.  
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Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Centro Ambrosiano

 2,90

Nella sua terza enciclica, papa Francesco propone la terapia della fraternità a un mondo malato, e non solo di Covid. Il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi, il modello è quello del Buon Samaritano. Una «governance globale per le migrazioni», la richiesta del quarto capitolo. Nel quinto, Bergoglio traccia l'identikit del «buon politico» e mette in guardia dal «populismo irresponsabile». «Il mercato da solo non risolve tutto», scrive il Papa auspicando una riforma dell'Onu. «La Shoah non va dimenticata, mai più la guerra» «Siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore. Non possiamo lasciare che qualcuno rimanga “ai margini della vita”.  Le nostre molteplici maschere, le nostre etichette e i nostri travestimenti cadono: è l’ora della verità. Ci chineremo per toccare e curarele ferite degli altri? Ci chineremo per caricarci sulle spalle gli uni gli altri? Questa è la sfida attuale, di cui non dobbiamo avere paura. […] Quello che conta è avviare processi di incontro, processi che possano costruire un popolo capace di raccogliere le differenze. Armiamo i nostri figli con le armi del dialogo! Insegniamo loro la buona battaglia dell’incontro!(altro…)
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Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Centro Ambrosiano

 5,70

Con questa esortazione apostolica “a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica”, il Papa ritorna sui temi affrontati nell’enciclica Laudato si’ del 2015, con ancora maggiore urgenza e incisività. L’accorato appello del Pontefice si fa sferzante, un pungolo per smuovere le coscienze di quanti ancora non hanno compreso quanto la questione ambientale sia divenuta un’emergenza planetaria innegabile e improcrastinabile. Un’esortazione, appunto, a passare dalle parole ai fatti, a intraprendere azioni concrete per la salvaguardia della nostra casa comune, nell’ottica di un’ecologia integrale che sappia tenere unite le istanze del pianeta e quelle degli uomini e delle donne che lo abitano, nel nome dell’equità, della solidarietà, della giustizia per tutti. Commentano le parole di papa Francesco alcune voci autorevoli del territorio ambrosiano – Elena Granata, Luca Bressan, Luciano Gualzetti, Antonio Caschetto, Gloria Mari – per restituire la prospettiva milanese di un tema globale. Che cosa ha fatto il capoluogo lombardo, a partire dal 2015, per accogliere e tradurre in azioni concrete gli inviti del Papa? Quali sono le esperienze più significative in atto? Come hanno reagito le comunità al messaggio di Francesco e cosa resta da fare per coinvolgere e responsabilizzare un sempre maggior numero di persone? «Laudate Deum», facciamo insieme qualcosa per noi e per la Terra
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Magnoni Walter
Centro Ambrosiano

 7,12

Sono parole forti e provocatorie quelle che papa Francesco racchiude nell'enciclica Laudato Si’. Un convinto alternarsi di motivi di lode e argomenti di “sana indignazione” verso le storture del mondo presente e dei modi, spesso “rapaci”, in cui si usa ogni ben di Dio.

Un appello alla nostra responsabilità, perché niente di questo mondo ci è indifferente! L'enciclica, come illustrano i contributi del volume, invita persone, popoli e poteri costituiti alla conversione. E a lavorare con generosità e tenerezza per proteggere il mondo che Dio ci ha affidato, insieme a tutte le creature.

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Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
Centro Ambrosiano

 2,40

Enciclica di papa Francesco dedicata alla cura della “casa comune”. (altro…)

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Delpini Mario
In Dialogo

 11,40

Attraverso una serie di discorsi e interventi, tenuti fra il 2019 e il 2023, l’Arcivescovo di Milano legge con lucidità i tratti della nostra epoca; attraversa regole e comportamenti nei mondi dell’economia, della società, della giustizia, della politica; ne denuncia le derive; sollecita impegni personali e collettivi; smuove i cristiani ad assumersi responsabilità per il futuro della polis. Scrive monsignor Delpini: «La mia persuasione è che il bene comune, il bene della convivenza civile, dell’attività imprenditoriale di mercato, della libertà individuale e sociale si costruiscono con la legalità: quindi il rispetto delle leggi, la correttezza delle procedure e la trasparenza degli affari sono modi per garantire questi valori irrinunciabili». Parole che incoraggiano decisamente singoli e comunità a una «rivoluzione morale» fondata – sottolinea nella Prefazione Gianni Borsa – su una «responsabilità specifica nel modo di agire, lavorare, governare in modo “più giusto”, per garantire a tutti di essere “più liberi”». (altro…)
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Dall'Oglio Paolo
Centro Ambrosiano

 19,00

Dialogo tra donne e uomini, tra cristiani di diverse confessioni; dialogo tra culture e religioni, in particolare con musulmani ed ebrei. Dialogo come stile di vita e forma del pensiero. E, ancora, la sfida della nonviolenza nel Medio Oriente insanguinato dai conflitti. La vita di padre Paolo Dall’Oglio e le sue ultime parole prima della drammatica sparizione sono un appello, talvolta un grido disperato. Sono parole di speranza nonostante il fallimento sia dietro l’angolo e tracciano una via. La più difficile, la più evangelica.  

«La vita di Paolo Dall’Oglio è stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità,

in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità.»

Sergio Mattarella

    https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/il-vangelo-della-pace-allottobre-del-pime-2815857.html
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Ceriani Ivano
IPL

 17,10

La storia di come san Francesco d’Assisi domò il ‘’lupo’’ di Gubbio in un racconto avvincente, con illustrazioni ricche di dettagli, un uso sapiente del colore e buona dose di suspense, che avvicina bambini e ragazzi al famoso fraticello di Assisi. Durante la sua visita a Gubbio, un piccolo angolo di mondo frizzante e pieno di serenità, tra vicoli pieni di religiosi, artigiani e contadini, botteghe di cibo succulento e ricchi mercanti, Francesco va incontro al lupo che da tempo semina panico e terrore tra gli abitanti del luogo: la folla si accalca alle porte della città, curiosa di vedere come quello strampalato incontro andrà a finire. Ma chi era veramente il lupo di Gubbio? Ceriani, autore del testo e delle illustrazioni, rilegge in modo originale la famosa leggenda legata alla vita del santo che diventa occasione per avvicinare i ragazzi alla ricchezza e alla originalità della sua figura, ma anche per aiutarli a superare le piccole e grandi paure di ogni giorno, che a volte sembrano più temibili di quel che sono realmente.  

Si staccò dal gruppo e, a tratti a mani giunte, a tratti a pugni stretti, si avviò verso quel bosco fitto di paure.

 
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Luca Stefano
IPL

 15,20

La genesi di questo libro risale a un evento di importanza storica: nel 2019, ad Abu Dhabi, papa Francesco e l’imam Ahmad Al-Tayyeb hanno sottoscritto il Documento sulla fratellanza per la pace mondiale e la convivenza comune. È un accorato appello ai cattolici e ai musulmani di tutto il mondo, insieme agli altri credenti e ai non credenti, a costruire relazioni fraterne e a ripudiare ogni forma di violenza. In Italia, giovani cristiani e musulmani hanno raccolto questo invito. Nell’amicizia e nell’ascolto, condividendo il pasto e il lavoro, la riflessione e il gioco, ospitandosi nelle case e nella preghiera, hanno dato vita a un progetto pionieristico di dialogo. L'Autore, frate cappuccino, è stato tra gli ideatori di questo progetto e oggi lavora proprio ad Abu Dhabi, presso l’Abrahamic Family House, dove ebrei, cristiani e musulmani lavorano insieme con pari dignità e responsabilità.
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Delvecchio Beniamino
IPL

 16,15

Il racconto a fumetti della lucida e coraggiosa vicenda degli studenti che nella Germania nazista sfidarono Hitler distribuendo volantini sovversivi con il nome di Rosa Bianca.  Siamo nel 1942, quando il gruppo di studenti di Medicina dell’università di Monaco, guidati da Hans Scholl e la sorella Sophie, inizia la distribuzione di volantini contro Hitler e il Nazismo. Il piccolo gruppo  fa tremare il regime sollevandosi contro la tirannia e le sue atrocità, in nome della civiltà. La tirannia nazista e l'apatia dei cittadini tedeschi di fronte ai crimini abominevoli del regime indignavano i membri della Rosa Bianca. Credevano che lo Stato non potesse mai sopprimere le libertà fondamentali, basandosi sul principio che «tutto può essere sacrificato per il bene superiore dello Stato, tutto tranne ciò che lo Stato stesso deve servire. Perché non è mai un fine in sé stesso». Se oggi Hans e Sophie Scholl sono conosciuti dal pubblico in generale, merita di essere portata alla luce anche la motivazione profonda di tutti i membri del movimento.        

Edizione francese: © 2021 Groupe Elidia Plein Vent Éditions du Rocher www.editionspleinvent.fr

 
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