«Sono io il Cristo, io che ti parlo»… (Gv 4,25-26)
Come sei buono, mio Dio, a trascorrere così tanto tempo a parlare, a istruire, questa povera donna caduta molto in basso!… Come sei buono a rivelarle ciò che forse neanche ai tuoi stessi apostoli hai dichiarato così chiaramente fin dal primo giorno, ciò che a molti lasci intravedere solo in modo velato!… Un tempo, mio Dio, vicino a un altro pozzo circondavi delle tue bontà la povera Agar; ora colmi di benefici molto più grandi ancora la povera Photine [secondo la tradizione il nome della donna samaritana]!… sempre, dall’inizio dell’Antico Testamento alla fine del Nuovo, questa stessa tenerezza, queste attenzioni paterne per i piccoli, i disprezzati, quelli che il mondo disprezza…
Come sei buono, o tenero Padre di tutti gli uomini, che hai voluto diventare loro sposo e loro fratello! Cerchiamo, sull’esempio del nostro Beneamato Gesù, di far conoscere il Cristo a più anime possibile, di condurre alla fede, a questo bene incomparabile della fede più anime possibile, con la preghiera, la penitenza, l’esempio, la nostra stessa santificazione sempre, con altre opere, altri atti nella misura in cui Dio ce ne dà la missione.
Charles de Foucauld