L’itinerario dei preadolescenti che viene proposto è pensato in continuità con il cammino di Iniziazione Cristiana.
In particolare, ora, desideriamo tracciare gli orizzonti di senso e le linee di direzione che andremo a sviluppare nei prossimi anni. Ci guida il desiderio di offrire un adeguato completamento al cammino di riforma dei percorsi di Iniziazione Cristiana avviato dalle Linee diocesane promulgate dal cardinale Angelo Scola nel maggio 2013.
Dal punto di vista dei ragazzi che hanno completato l’Iniziazione Cristiana, l’età della preadolescenza rappresenta un primo momento di assimilazione e assunzione di quanto è stato a loro consegnato durante gli anni precedenti. La dinamica di educazione alla fede comporta tre grandi dimensioni o movimenti. Occorre anzitutto una fase di trasmissione della fede (traditio), cui segue un momento prolungato di assimilazione (receptio) che si apre e trova senso in una sempre più convinta restituzione ad altri di quanto ricevuto e assunto personalmente (redditio). Questo schema tripartito ci permette di rileggere in sintesi tutta la proposta educativa dall’infanzia alla giovinezza, che possiamo indicativamente descrivere così:
- il tempo tra il battesimo e la celebrazione dell’eucaristia e della confermazione rappresenta la traditio, cioè la consegna da parte della comunità cristiana del patrimonio della fede;
- nel tempo tra la celebrazione della confermazione e il raggiungimento della maggiore età si situa la receptio ovvero l’assunzione personale di quanto offerto dalla comunità. Ciò avviene in due momenti successivi: nei tre anni delle scuole superiori di primo grado (tradizionalmente indicati come tempo della «preadolescenza») e nel primo triennio delle scuole superiori di secondo grado (cui ci si riferisce col termine «adolescenza»);
- con la maggiore età inizia il tempo propizio per una sempre più responsabile restituzione, redditio, di quanto interiorizzato, assumendo forme diversificate di servizio all’interno della comunità cristiana e civile. È il tempo in cui si rende esplicita la testimonianza nei luoghi della vita quotidiana, come lo studio (università) e il lavoro.
L’età della preadolescenza è il primo momento nel quale i ragazzi e le ragazze sono chiamati a fare proprio quanto hanno ricevuto nell’Iniziazione Cristiana: come preciseremo in seguito, ciò comporta una decisa valorizzazione del loro protagonismo, senza dimenticare d’altra parte che la loro giovane età richiede ancora un solido accompagnamento da parte di figure «adulte» nella fede.
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