Duecento persone alla Libreria Rizzoli in Galleria per la presentazione di “Come una carezza” (Ipl), in cui Marcella Giuliani rievoca il suo rapporto col cappuccino di piazza Velasquez
È risuonato chiaro e forte, mercoledì 23 settembre a Milano, il messaggio di padre Giulio Savoldi (1928-2010), raccontato dalla voce della sua testimonial d’eccezione, Marcella Giuliani. Quello col frate cappuccino, conosciuto nel convento di piazza Velasquez, è stato un incontro folgorante, che le ha radicalmente cambiato la vita; a lei come alle decine e decine di uomini e donne che ogni giorno facevano la fila davanti alla porta del suo studiolo per mettere ai piedi di padre Giulio angosce, problemi, malattie dell’anima e del corpo, attendendo da lui la parola capace di ridare pace al cuore.
E così è stato per Marcella Giuliani, di professione hair stylist: occhi e parole traboccanti di gioia e di irrefrenabile passione sono quelle pronunciate alla presentazione del suo libro Come una carezza (Ipl, Milano, 2015) alla Libreria Rizzoli in Galleria Vittorio Emanuele, in una sala affollata da oltre duecento persone. Sferzata dalle domande del giornalista Cesare Cadeo e sostenuta dalle testimonianze rese da due giovani “figli di padre Giulio” e dalla mamma di una ragazzina, “salvata” da morte certa grazie all’intercessione e alle preghiere del cappuccino, la Giuliani ha raccontato la sua intensa storia. «Quello che padre Giulio ha fatto per me, e certamente anche per tutte le persone che bussavano alla sua porta è stato farmi sentire una persona nuova, speciale, unica – ha detto -. Quello che voleva era aiutarmi a trovare la mia strada e assicurarmi che anche per me c’era in serbo la felicità vera. E ora io mi sono ripromessa, anche grazie a incontri come questo e al libro che ho scritto, di farlo conoscere a tutti, perché lui anche adesso è qui in mezzo a noi e non cessa di farci del bene».
Nello spazio incontri della Libreria molti hanno gli occhi lucidi: la storia di padre Giulio e l’incontro con lui sono stati un toccasana per molti di loro. Marcella parla per tutti: la sua vita è stata radicalmente cambiata dal frate, frequentato per ben 25 anni. «Era un uomo straordinario – dice la donna -, con occhi e cuore sempre rivolti agli altri, chiunque essi fossero: per lui erano tutti doni, persone da ascoltare, da amare, da consolare e da guarire. Passava ore nel suo studiolo e per ciascuno ha sempre avuto la “ricetta” giusta: non ha mai giudicato le nostre vite, siamo stati accolti, compresi e indirizzati verso la felicità piena.»
L’incontro fra Marcella e padre Giulio, raccontata così bene nel volume di Ipl Come una carezza, provoca scintille e scrive una storia nuova. Lei, che fino a quel momento ha vissuto affidandosi a maghi e cartomanti, attenta solo all’apparenza del vestire, in un mondo, quello della moda e delle sfilate, superficiale e illusorio, dopo esserne stata conquistata, ora si sente serena e finalmente consapevole del suo posto nel mondo, ed è diventata la sua “messaggera” e la sua testimone più verace.