Una proposta integrata a quattro dimensioni Il cammino di Iniziazione Cristiana è una realtà viva che si fonda sulle dimensioni fondamentali della comunità cristiana, descritti nel libro degli Atti degli Apostoli (At 2,42-47)
«L’educazione al “pensiero di Cristo”; la tensione a condividere con tutti i fratelli la propria esistenza perché abbiamo in comune Cristo stesso; la memoria eucaristica di Gesù quale sorgente inesauribile della vita della comunità, illuminata dalla Parola di Dio; e l’apertura verso tutta la famiglia umana attraverso la comunicazione piena di riconoscenza per il dono gratuitamente incontrato» .[1]
La proposta di Iniziazione Cristiana che presentiamo esprime questi quattro pilastri attraverso l’intreccio dinamico di quattro dimensioni fondamentali, grazie al quale diventa possibile interagire con tutte le dimensioni della persona:
- Il vissuto dei ragazzi. È l’esperienza di vita che i ragazzi vivono giorno per giorno, condotta tra casa, scuola, oratorio e altri luoghi; è il personale incontro con Dio che è possibile già alla loro età e nella loro condizione; è anche la cultura in cui sono immersi (libri per ragazzi, giochi collettivi, media).
- La Parola di Dio. La lettura orante della Scrittura, custodita dalla millenaria tradizione della Chiesa, apre all’ascolto della voce del Signore, permette di interpretare il vissuto secondo il pensiero di Cristo e di generare vita nuova.
- La liturgia e la preghiera. Nella liturgia, in particolare nella celebrazione dei Sacramenti, si esprime e si attua le rivelazione salvifica del mistero di Cristo e qui converge la risposta dell’uomo nella preghiera personale e comunitaria, soprattutto nell’assemblea eucaristica domenicale.
- L’esperienza di Chiesa: comunità e famiglia. La comunità cristiana è il luogo dell’Iniziazione Cristiana. La famiglia è il contesto vitale originario di ogni ragazzo. Si tratta di abitare questi luoghi e metterli in feconda sintonia, affinché la trasmissione della fede avvenga e la vita dei ragazzi diventi testimonianza.
Le quattro dimensioni appena elencate non sono da intendere come delle tappe in successione cronologica, quasi che l’attenzione ad una di esse comporti l’accantonamento delle altre. Esse sono strettamente articolate tra loro: la Parola di Dio si interseca con il vissuto di ogni persona, con la cultura e il contesto vitale nella quale è annunciata; diventa poi Parola celebrata nella liturgia, fonte di vita nuova. Vivere l’Iniziazione Cristiana è immergersi in un contesto di relazioni, non solo personali ma molteplici; è come respirare un’aria, entrare spontaneamente nel linguaggio che dà forma alle nostre parole e ai nostri pensieri e che determina le nostre azioni.
Si tratta quindi di aiutare il ragazzo ad abitare uno spazio vitale in cui sperimentare in modo unitario le quattro dimensioni appena descritte. In questo modo, l’Iniziazione Cristiana genera una “cultura di fede” che si trasmette impercettibilmente ma efficacemente, grazie alla quale la vita e la fede si intrecciano in maniera feconda.
Il percorso si sviluppa in tappe piuttosto ampie. Questa scelta permette di illuminare con tutte le dimensioni della fede l’esperienza umana e cristiana che in ciascuna tappa si desidera promuovere. Permette inoltre di disporre di tempi distesi di ascolto, dialogo, relazione ed esperienza, nei quali diventa possibile una reale partecipazione di quanti sono coinvolti.
Ogni tappa non è pensata come una linea, di cui conosceremmo l’inizio e la fine; è piuttosto è come uno spazio semi strutturato, un ambiente da abitare e da esplorare. Ciò che vogliamo vivere è un reale cammino da compiere insieme. I soggetti protagonisti non sono solo i catechisti, ma anche i ragazzi stessi, le loro famiglie, la comunità cristiana e al suo interno la comunità educante. Ciò che accadrà in ogni tappa sarà una scoperta per tutti.
[1] A. Scola, La comunità educante. Nota pastorale, Centro Ambrosiano, Milano 2014, 21. Per approfondire si veda anche A. Scola, Alla scoperta del Dio vicino. Lettera pastorale 2012-2013, Centro Ambrosiano, Milano 2012, 8.