Il 19 novembre la Chiesa ricorda la beata Armida Barelli, una beata legata a doppio filo alla nostra diocesi, dove è nata, ha vissuto, ha operato.
BREVE BIOGRAFIA
Armida Barelli nasce il 1° dicembre 1882 in una famiglia benestante. Fin da giovanissima sente il richiamo di una vita dedicata al Signore e decide di restare celibe e dedicarsi alle opere sociali.
Nel 1919, il suo carisma viene notato dal card. Ferrari, allora vescovo di Milano, che le chiede di coinvolgere le donne perchè diventino sempre più protagoniste della Chiesa del loro tempo.
Da allora Armida si fa portavoce di questa necessità e, anche grazie all’appoggio di papa Benedetto XV, viaggia e parla alle donne di tutta Italia.
Da questo impegno sociale scaturiscono anche i suoi altri traguardi: cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dirigente dell’Azione Cattolica Italiana e fondatrice della Gioventù Femminile di AC, cofondatrice delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo.
Muore nel 1952 dopo una lunga malattia.
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