Esiste un modo nuovo di fare doposcuola negli ambienti parrocchiali, dedicandosi ai ragazzi preadolescenti, che frequentano le classi della secondaria di primo grado: quelli che di solito nel pomeriggio frequentano l’oratorio, girovagando tra la piazza e il campo da calcio, senza un’idea precisa sul “cosa fare”; e quelli che normalmente se ne stanno chiusi in casa tutti i pomeriggi a studiare da soli.
Si tratta dell’esperienza, ormai ventennale, ideata nell’oratorio della parrocchia di Santo Stefano a Sesto San Giovanni e ora raccontata in tutti i suoi connotati organizzativi e presupposti pedagogici nel libro Meglio dopo, insieme. Un altro modo di fare doposcuola, curato da Dania Cusenza, Michele Ferri e Giorgio Ronchi (Centro Ambrosiano, pagine 160, euro 18).
«Le due intuizioni che ci hanno accompagnato – spiega Michele Ferri, fondatore dell’associazione “Passo dopo passo Insieme” – e che abbiamo proposto alle famiglie, ai ragazzi e alla comunità parrocchiale sono: realizzare un doposcuola diverso, dedicato alle medie e aperto veramente a tutti, al di là delle difficoltà scolastiche o di altro genere; e, ancora più importante: affiancare ai volontari una figura professionale, per dare stabilità e continuità all’attività di doposcuola.»
Ha preso così vita un’esperienza importante, che solo nell’anno scolastico 2016/2017 ha accolto nelle attività di motivazione allo studio 134 ragazzi della scuola media, supportati da 140 volontari, con un’équipe di professionisti composta da un coordinatore dei servizi, tre educatori professionali e una psicologa e psicoterapeuta.
Anche il nome dell’attività è cambiato: “Meglio dopo, insieme”, anziché il tradizionale termine di “doposcuola”, per sottolineare la centralità e il protagonismo dei ragazzi nel proprio cammino di cambiamento, la stretta “alleanza” con famiglie e scuole di riferimento e la collocazione in oratorio come parte integrante della sua missione educativa.
Quello che si fa al pomeriggio, dopo la scuola, in questa esperienza di “motivazione allo studio” (che oltre a due oratori di Sesto ora è approdata anche a Milano), non è semplicemente lo svolgimento dei compiti o la ripetizione delle lezioni di storia o geografia per l’interrogazione del giorno dopo. In questo “nuovo” modo di fare “doposcuola”, infatti, sono invitati a partecipare tutti i ragazzi “che vogliono” e non solo quelli che “vanno male a scuola”: e dopo essersi iscritti (e aver pagato la quota relativa) occorre essere fedeli all’impegno preso. «“Meglio dopo, insieme” ha acquisito sempre maggiore chiarezza nella propria identità, divenendo un servizio di motivazione scolastica rivolto ai preadolescenti, che mira a promuovere l’assunzione di responsabilità verso la scuola da parte dei ragazzi e delle loro famiglie. Attraverso le attività pomeridiane si intende agire nell’ottica di favorire la motivazione allo studio per affrontare eventuali difficoltà, affinché queste possano non essere delle “giustificazioni per non fare”, ma possano invece diventare opportunità in cui scoprire le proprie risorse e, con competenza, scegliere di utilizzarle nella propria vita scolastica.»