Incontrare l’altro, gli altri, e generare nuove relazioni. Proprio quello che è mancato a tutti durante i durissimi mesi del tempo segnato dalla pandemia, sarà al centro del cammino proposto ai Gruppi familiari della diocesi per il prossimo anno.
Si intitola La vita è l’arte dell’incontro il sussidio predisposto dal Servizio per la famiglia e dall’Azione cattolica ambrosiana (Centro Ambrosiano, euro 8,50), che offre un articolato itinerario per aiutare ciascuno ‒ coppie, genitori e figli ‒ a “generare relazioni nuove” vivendo e incarnando “il Vangelo secondo la famiglia”, come racconta il sottotitolo del libro appena pubblicato.
«L’enciclica di papa Francesco Fratelli tutti – dicono i responsabili diocesani del Servizio per la famiglia, Maria e Paolo Zambon, per spiegare il perché di questa scelta tematica – contiene una citazione sorprendente per un documento pontificio. Si tratta di un frammento di una canzone del poeta e cantautore argentino Vinicius de Moraes, evidentemente caro al Papa e in sintonia con il suo pensiero. Si legge infatti al n. 215: “La vita è l’arte dell’incontro, anche se tanti scontri ci sono nella vita”. E il testo dell’enciclica prosegue dicendo: “Tante volte ho invitato a far crescere una cultura dell’incontro, che vada oltre le dialettiche che mettono l’uno contro l’altro. È uno stile di vita che tende a formare quel poliedro che ha molte facce, moltissimi lati, ma tutti compongono un’unità ricca di sfumature, perché il tutto è superiore alla parte”. E questa cultura dell’incontro, tanto cara al Papa, nasce e cresce specialmente in famiglia».
Ecco allora gli spunti offerti nel volumetto per compiere dei passi significativi in questa direzione: essere e diventare famiglie “ricche” di buoni relazioni, dentro e fuori il recinto di casa, con lo sguardo attento alla società e al bene comune, accoglienti verso i vicini di casa così come verso i poveri.
«Le relazioni familiari, sia quelle interne al nucleo sia quelle che si sviluppano all’esterno a partire da esso – proseguono i coniugi Zambon -, rappresentano la prima e più generativa realtà poliedrica per uno stile di vita che sa comporre in armonica unità le sfaccettate differenze e i molteplici lati dell’esistenza.»
Le sette schede proposte dal sussidio – nella speranza che i Gruppi familiari possano tornare a ritrovarsi e confrontarsi nelle comunità parrocchiali – offrono la possibilità di un approccio spirituale al tema proposto dal Papa, secondo il metodo della lectio divina sperimentato tradizionalmente da tanti gruppi nei loro periodici incontri.
I testi proposti nascono come sempre “dal basso”, dall’ascolto della Parola di Dio e dalla successiva condivisione all’interno di coppie di sposi e di genitori che ne offrono poi la traccia ad altre coppie e ai gruppi che vorranno seguirla per meditare e condividere, nella fede, la contemplazione del disegno divino sulle relazioni nella e della famiglia.
«L’itinerario naturalmente resta aperto – concludono i responsabili diocesani, che hanno lavorato al testo insieme alla commissione famiglia dell’Azione cattolica -: aperto alla libertà di chi lo vorrà intraprendere e a quella dello Spirito Santo che sempre fa crescere nella dimensione degli incontri e dell’Incontro.»