ITL Libri dà avvio, con il marchio Centro Ambrosiano, a una nuova collana, “Sorgenti”, per rispondere a quella rinnovata domanda di spiritualità che emerge oggi dal nuovo contesto post-pandemico. La spiritualità non è un sistema di pensiero, né un segno di appartenenza: è l’anelito verso l’alto, verso l’Altro, che abita il cuore dell’uomo; è desiderio di risposte, di ritorno alle origini, di approdo sicuro nel tempo dello smarrimento.
Grazie a firme autorevoli del nostro tempo, la collana “Sorgenti” dà voce alle domande e traccia sentieri per ogni lettore.
A casa con Dio mostra l’utilità per ogni persona del modo di vivere cristiano: è una chiamata alla scoperta che, attraverso gesti semplici e concreti, si può evitare di farsi dominare dall’angoscia causata da limiti ed errori. Grün consiglia una serie di riti per mantenere l’equilibrio interiore in ogni ambito: lavoro, casa, tempo libero. Il rivolgersi a Dio non è un formalismo dogmatico, ma un mezzo utile alla conoscenza consapevole della propria personalità. Il metodo del padre benedettino mette al centro la libertà individuale, senza rigidità: ognuno può scegliere i rituali che sente più adatti a sé.
«Ognuno di noi, nel momento presente, sta respirando il respiro di Dio.
Questo è l’inizio della preghiera, non c’è bisogno di altro.»
Attraverso citazioni e riflessioni profonde, Paolo Alliata invita i lettori a riflettere sul significato della preghiera e sulla propria relazione con il divino. Suggerisce che la preghiera non sia un atto separato o distante dalla nostra vita quotidiana, ma piuttosto un respiro che permea ogni istante presente. Questa consapevolezza del divino che risiede in ogni respiro diventa così il fondamento su cui costruire la propria esperienza di preghiera personale.
«È l’assenza del desiderio a lasciare il posto alla paura, a ridurre le scelte al capriccio del momento.
Per imparare a scegliere e diventare liberi c’è una sola via possibile: approfondire e intensificare il nostro desiderio di essere e di amare.»
«Vivendo in questo nostro tempo di civiltà urbana, in cui gli obblighi e i doveri della vita quotidiana sono innumerevoli, diventiamo facilmente esseri ansimanti, sgonfiati dei nostri sogni e progetti, spesso senza fiato nel pellegrinaggio della vita e quasi sempre alla ricerca di un nuovo respiro»; allora dobbiamo riscoprire quello che è il nostro desiderio più profondo, liberarlo dalle paure per vivere in pienezza. La nostra ricerca di felicità passa per il desiderio di spiritualità che «chiama a scoprire in noi l’essere che siamo al di là della consapevolezza che abbiamo dei nostri pensieri ed emozioni», un essere che è dono dell’amore di Dio e in quanto tale va accolto con gratitudine.