ITL Libri a BookCity Milano 2024

Insieme a un gruppo di case editrici cattoliche, per il progetto "Bookcity spiritualità. Artigiani di pace"

24 Ottobre 2024

Anche quest’anno, sette case editrici cattoliche milanesi si uniscono sotto il cappello della Diocesi di Milano, in un’iniziativa congiunta per partecipare a BookCity 2024, offrendo un ricco programma di eventi dedicato alla promozione della pace e del dialogo interculturale. Questa seconda edizione dell’iniziativa si inserisce nel calendario della manifestazione culturale milanese, che si terrà dall’11 al 17 novembre, e si focalizza sul tema centrale di “Guerra e Pace”, filo conduttore della tredicesima edizione di BookCity.

Venerdì 15 novembre alle 18 presso la Fondazione Culturale San Fedele, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, dialogherà con Milena Santerini, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, e Marco Tarquinio, giornalista ed europarlamentare. L’incontro, dal titolo provocatorio Pace è diventata una parola scomoda, esplorerà il significato di pace nel contesto sociale e politico attuale, in un dibattito che promette di offrire spunti profondi e stimolanti. Questo evento, che rispecchia perfettamente il tema di BookCity 2024, vuole riflettere sull’urgenza di rimettere al centro del discorso pubblico il concetto di pace, spesso trascurato o distorto.

Il contributo delle case editrici non si ferma qui. Domenica 17 novembre sarà una giornata densa di eventi, con cinque incontri dedicati al dialogo tra religioni e spiritualità, per capire come queste dimensioni possano contribuire alla costruzione della pace e della riconciliazione tra popoli e culture. Tra gli ospiti delle conferenze figurano personalità di rilievo come Antonia Arslan, Fabrizio Haim Cipriani, Erri De Luca, Alganesh Fessaha, Gennaro Giudetti, Francesco Tedeschi.

L’intera giornata di domenica sarà ospitata presso la Fondazione Culturale San Fedele (Sala Ricci), nel cuore di Milano. ITL Libri sarà presente in collaborazione con Edizioni San Paolo con l’evento: Religioni e pace: limite o possibilità?, con Fabrizio Haim Cipriani, Erri De Luca e Elena Bolognesi. Un appuntamento che promette di esplorare le potenzialità e le sfide delle religioni nel favorire un mondo di pace.

“Non c’è pace tra le nazioni senza pace tra le religioni”, scrive il celebre teologo Hans Küng in uno dei suoi ultimi libri, e proprio per questo oggi è urgente interrogarsi sul ruolo delle fedi nella convivenza. In un mondo sempre più segnato da conflitti, i fondamenti delle religioni, originariamente portatori di pratiche di pace, sono diventati, in alcuni casi, fonti di intolleranza e violenza. Il rabbino Haim Fabrizio Cipriani si confronta con Elena Bolognes, curatrice del volume “Dialogo sempre con tutti” di Paolo Dall’Oglio. Con il prezioso intervento dello scrittore Erri De Luca, sempre attento e critico nel rapporto tra fede e vita, l’evento esplora il perché le religioni siano state spesso occasione di conflitto, ma anche seme di pace. E come quest’ultimo aspetto debba essere coltivato.

Le sette case editrici coinvolte – Àncora, Ares, ITL Libri, Paoline, San Paolo Edizioni, TS Edizioni e Vita e Pensiero – confermano il loro impegno nel promuovere una riflessione culturale e spirituale su temi cruciali come la pace, la solidarietà e la comprensione tra i popoli. Grazie a un programma articolato e stimolante, la loro presenza a BookCity 2024 sarà ancora una volta un punto di riferimento per tutti coloro che cercano di capire come la letteratura e la cultura possano contribuire a un mondo migliore.

Libro collegato

Dall'Oglio Paolo
Centro Ambrosiano

 18,52

Con questo volume inizia la pubblicazione delle conferenze inedite che padre Paolo Dall’Oglio ha pronunciato nei mesi precedenti la sua espulsione dalla Siria. Commentando la prima forma della Regola della Comunità monastica di Deir Mar Musa da lui fondata, Dall’Oglio consegna il suo testamento spirituale: un itinerario di fede personale ma anche una visione profetica sulla Chiesa e sul mondo. Una visione che apre a nuovi orizzonti: ecumenismo, fraternità tra uomini e donne, dialogo con l’Islam... tutti temi cari al magistero di papa Francesco.     Dieci anni senza Padre Dall'Oglio  - Fotogallery IL SEGNO (altro…)
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Dall'Oglio Paolo
Centro Ambrosiano

 19,00

Dialogo tra donne e uomini, tra cristiani di diverse confessioni; dialogo tra culture e religioni, in particolare con musulmani ed ebrei. Dialogo come stile di vita e forma del pensiero. E, ancora, la sfida della nonviolenza nel Medio Oriente insanguinato dai conflitti. La vita di padre Paolo Dall’Oglio e le sue ultime parole prima della drammatica sparizione sono un appello, talvolta un grido disperato. Sono parole di speranza nonostante il fallimento sia dietro l’angolo e tracciano una via. La più difficile, la più evangelica.  

«La vita di Paolo Dall’Oglio è stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità,

in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità.»

Sergio Mattarella

    https://www.chiesadimilano.it/news/chiesa-diocesi/il-vangelo-della-pace-allottobre-del-pime-2815857.html
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Calvani Sandro
In Dialogo

 11,40

Quella che papa Francesco chiama da tempo «Terza guerra mondiale a pezzi» è una realtà che attraversa i continenti e paralizza il futuro impedendo di coniugare «i pilastri della pace», come li definiva papa Giovanni XXIII: libertà, giustizia, verità e amore. Marco Tarquinio, Sandro Calvani e Antonio Spadaro riflettono su cosa significhi promuovere la pace. Emerge così che “combattere la guerra” significa in definitiva impegnarsi costantemente a conoscere «la geopolitica della guerra e della pace», acquisendo la consapevolezza che ogni guerra è «contro l’umanità». Con la prefazione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, un contributo di Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e un’introduzione di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Milano.

«Se non si sceglie la pace, vince la guerra. Dimenticare la sofferenza vuol dire condannarsi a riviverla.» Cardinale Matteo Zuppi

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