Nel suo nuovo libro Che cosa vuoi che io faccia per te? (Centro Ambrosiano, pagine 96, euro 8,90) Paola Resta, suora Cappuccina di Madre Rubatto, si interroga sul tema della sofferenza e del dolore, esperienza comune a ogni persona, facendosi guidare dalla Parola di Dio, letta e meditata secondo il metodo della Lectio divina.
Fare l’esperienza del proprio limite, vivere la malattia o anche solo stare accanto a chi soffre è uno snodo fondamentale della propria esperienza umana e cristiana. Sono frangenti in cui le “parole” spesso non riescono a dare un senso alla vita, per questo occorre puntare direttamente alla Parola, alla Parola di Dio. «È questo il lavoro prezioso che ci offre suor Resta in questo volume – scrive nell’introduzione il vescovo ausiliare di Milano fra Paolo Martinelli – in cui siamo condotti per mano nei testi della Sacra Scrittura in cui Gesù si piega sulla sofferenza dell’uomo, fino ad arrivare allo sconvolgente incontro di Maria Maddalena con il Risorto. Si tratta dell’annuncio di un Dio che per essere risposta assume lui nel suo figlio incarnato ogni nostra domanda di senso sulla vita, sul dolore e sulla morte.»
Paola Resta (Varese 1967) è suora Cappuccina di Madre Rubatto e svolge il suo ministero ad Assisi. Fin da giovane, durante l’episcopato milanese del cardinale Carlo Maria Martini, scopre e coltiva la passione per la Parola di Dio e per la lectio divina. Laureata in Lettere classiche presso l’Università Cattolica di Milano, ha poi frequentato il biennio di Teologia spirituale presso il Centro Studi don Moioli. All’interno della sua famiglia religiosa opera nell’ambito della formazione e dell’evangelizzazione.
Con Centro Ambrosiano ha pubblicato Sul mare la tua via. Itinerario di fede attraverso i salmi; Al riparo del tuo volto. Il vangelo della misericordia cantato nei salmi; Padrenostro.it.