Nel contesto della pandemia, fonte di tanti interrogativi e angosce anche per i più piccoli, l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha scelto di dedicare al tema delle paure la sua consueta Lettera di Natale a bambini e ragazzi. Una lettera che quest’anno ha preso la forma di una raccolta di brevi racconti: Quella notte, per vincere le sette paure.
Grazie alla disponibilità e alla collaborazione di alcuni attori, attrici e personaggi del mondo dello spettacolo, le storie dei ragazzi di Betlemme, invitati ad affrontare le proprie paure con la grazia della preghiera, hanno preso volti e voci noti al grande pubblico. Si tratta di un progetto comunicativo che ha coinvolto Luca Argentero, Simona Atzori, Cristiana Capotondi, Paola Pitagora, Giacomo Poretti, Giovanni Scifoni e Davide Van De Sfroos.
Lettera di Natale dell’Arcivescovo Mario Delpini ai bambini, letta dagli artisti
«Alcune tra le cose che succedono sgomitano per farsi avanti per diventare notizie – scrive l’Arcivescovo nell’introduzione del libro -: sono le cose strane, i fatti dolorosi, gli eventi disastrosi. Le disgrazie non stanno tranquille: si agitano, gridano, vogliono richiamare l’attenzione. Pertanto, se un bambino sente le notizie del giorno e ascolta i discorsi degli adulti ha buone ragioni per avere paura: parlano solo di quello che spaventa. Ma io vi voglio raccontare la storia dei ragazzi di Betlemme e delle loro sette paure. I ragazzi di Betlemme hanno ricevuto una grazia, quella notte, la notte di Natale: incontrando Gesù bambino hanno vinto le loro sette paure».1