In questi mesi abbiamo fatto tutti l’esperienza della fragilità e dello smarrimento. Nel tempo di Avvento che ci conduce al Natale siamo invitati a riconoscere il Signore, a vedere la sua salvezza. Siamo sollecitati a chiederci in chi noi oggi riponiamo la nostra speranza per il futuro. Forse ci sentiamo sopraffatti dall’incertezza ma è soprattutto in momenti come questi che abbiamo bisogno di riscoprire l’essenziale. Come ci ha ricordato papa Francesco: pregare e invocare il Padre non è illusione. Illusione è pensare di farne a meno.
Lasciamoci allora sorprendere da Gesù facendoci aiutare dall’opuscolo della Parola ogni Giorno per il tempo di Avvento e Natale dal titolo: «I miei occhi hanno visto la salvezza. Gesù in ogni piega della storia» (Centro Ambrosiano, pagine 72, Euro 1,10). Troviamo il coraggio di lasciare le nostre certezze, la bontà del nostro vivere per aprirci alla novità che è Gesù e trovare così la spinta e la forza per guardare oltre, per andare nella direzione giusta, capaci di scelte coraggiose.
Sentiremo allora rivolto a noi il messaggio cantato dagli angeli: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14). Pace che, pur nelle fatiche e a volte nell’oscurità, rende possibile riconoscerci e ritrovarci come fratelli amati dal Padre.