Gli occhi dei personaggi del Natale

Un percorso per avvicinarsi al Natale con 9 incontri intensi e gioiosi e magnificamente illustrati da Anna Formaggio

08 Dicembre 2020

Se hai gli stessi occhi di qualcuno, significa non solo che gli assomigli ma che molto probabilmente c’è qualcosa che vi lega come l’essere parenti. Ci sono amici che imparano ad avere lo stesso sguardo perché stanno sempre insieme. È come se la loro espressione cambiasse proprio perché condividono i loro sentimenti.

Nella novena di Natale proposta dalla FOM Fondazione Oratori Milanesi dal titolo “Gli occhi del presepe(Centro Ambrosiano, 40 pagine, 2,70 euro) c’è la possibilità di frequentare le perso­ne che sono state vicine a Gesù Bambino, che hanno capito che cosa stava succedendo nei giorni di Natale, come il mondo sarebbe cambiato e che niente sarebbe stato più come prima.

Alla fine, si sono accorte che a cambiare, in realtà, è stato il loro sguardo: è diventato diverso, migliore, più simile allo sguardo di Dio sull’umanità.

Gli occhi sono fatti per cambiare continuamente, pur rimanendo sempre fedeli a se stessi. Gli occhi seguono il pensiero e il cuore. Così stando vicino a Gesù, eserciteremo il cuore e la mente, e anche il nostro sguardo sarà bellissimo e assomiglierà addirittura a quello di Dio.

 

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