«C’è un aspetto molto simpatico della disabilità: la disabilità interroga. Ricordo un giorno sul lungomare le parole stupite di un bambino mentre osservava curioso mio fratello Roberto: “Mamma, guarda che bello quel signore piccolo, sembra un bambino!”. La disabilità ci pone interrogativi che hanno risvolti teologici ed esigono risposte luminose».
Don Stefano Buttinoni (classe 1967, 21 anni da prete) è nato in una famiglia segnata dalla disabilità di suo fratello Roberto negli anni in cui le famiglie erano sole con le loro fatiche, le loro lacrime, le loro battaglie e spesso si sentivano abbandonate anche da Dio. Sì, perché ai loro figli spesso non era dato nemmeno l’accesso ai sacramenti. Un lungo cammino ci porta fino a oggi: da fratello e da prete, don Stefano con la sua testimonianza personale, la sua esperienza pastorale e la raccolta di tanti racconti di vita, desidera proporre a ogni comunità cristiana come essere accogliente senza paura.
La disabilità ci rende umani è il titolo che porta la sua firma, apre all’accoglienza delle persone con disabilità con una visione tutta particolare: nessun pietismo, nessuna buona azione, nessuna obbedienza a un dovere sociale, ma la risposta generosa e feconda all’invito di Gesù che nel Vangelo parla di un banchetto festoso con i più soli, i veri poveri della società, con gli storpi, gli zoppi e i ciechi. Senza condanne né boria, l’autore aiuta a scoprire come la rivitalizzazione delle parrocchie, degli oratori, dei gruppi parta proprio da quell’invito di Gesù: dall’apparecchiare per una festa che non sa di ansie pastorali o di strategie per il successo, ma sa di gioia per la scoperta della “potenza della fragilità”.
In 10 passi, don Stefano fa scoprire come passare dall’assenza delle persone con disabilità nelle comunità di fede, alla loro appartenenza.
- presenza
- invito
- accoglienza
- conoscenza
- accettazione della differenza
- condividere e sostenere
- prendere in carico
- essere amico
- dare un ruolo preciso
- reciprocità e appartenenza
Con i suoi interventi pubblici, la sua attività sui social e soprattutto nella sua attività pastorale come responsabile della Caritas della Zona V (Monza) e come assistente scout, don Stefano anima e rincuora coloro che con piccoli ma decisivi passi di Vangelo vogliono seguire Gesù. Già amico da tanti anni di «Fede e Luce» e de «L’Arche Internationale», collabora ora su mandato del Vescovo al Tavolo diocesano per l’inclusione, alla Commissione Caritas ambrosiana per la disabilità, all’Unitalsi, alla Avulss, all’inclusione della disabilità nello scoutismo Agesci e Fse; nel mondo dei servizi sociali alla persona, partecipa al progetto di rete Tikitaka e ai percorsi di studio di «Immaginabili risorse» per affermare il valore sociale della disabilità.
Con questo libro, scritto su invito del vicario generale monsignor Franco Agnesi per condividere ciò che è stato ricevuto e lasciato in tanti incontri e numerose conferenze, chiunque può tracciare un percorso semplice ma mai banale per la sua vita e per la sua comunità. Un libro, come lo definisce lo stesso autore, che è un vero «manuale dell’andatura».
Vengono pubblicati con il marchio IPL nella collana «Pietre vive» questi «10 passi per una comunità inclusiva» alla lettura di tutti: famiglie e persone segnate dalla disabilità, amici e operatori pastorali, sacerdoti e religiose, allenatori sportivi e animatori d’oratorio. Per fare più bella la società e parlare di Dio con i gesti eloquenti di Gesù.