«Ci mettiamo in cammino sinodale per scorgere dentro questi cambiamenti i segni dello Spirito che ci guida dentro la storia».
Una Chiesa che si interroga di fronte a una società profondamente mutata negli ultimi decenni per realizzare una «conversione pastorale», come sollecita papa Francesco. È questo l’obiettivo del Sinodo minore «Chiesa dalle genti» che vedrà impegnata nel 2018 l’intera comunità ambrosiana.
Le linee diocesane contenute nel documento preparatorio sono pubblicate nel volumetto «Chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive» (Centro Ambrosiano, 48 pagine, Euro 3,00), che esplicita le motivazioni che hanno portato l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a indire il Sinodo. «Il futuro del cattolicesimo ambrosiano dipende da come sapremo abitare il cambiamento. Per questo il cammino sinodale che stiamo intraprendendo è decisivo», si legge nel documento.
«Siamo chiesa dalle genti, strumenti per insegnare a tutti noi, di nuovo, la bellezza trasfigurante che salva». Il desiderio è quello di imparare a riconoscere, dentro la storia, la tensione unificante e pacificante, di cui il Sinodo intende farsi voce. «La tradizione che ci ha sorretto è fondamentale, ma chiede di essere aggiornata con discernimento».
«Il Sinodo, che vogliamo celebrare in questa forma minore, non è un insieme di riunioni per concludere con un documento che accontenti un po’ tutti. E’ invece un modo di vivere il nostro pellegrinaggio con la responsabilità di prendere la direzione suggerita dallo Spirito di Dio perché la nostra comunità cristiana possa convertirsi per essere la “tenda di Dio con gli uomini”»