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Quella che papa Francesco chiama da tempo «Terza guerra mondiale a pezzi» è una realtà che attraversa i continenti e paralizza il futuro impedendo di coniugare «i pilastri della pace», come li definiva papa Giovanni XXIII: libertà, giustizia, verità e amore. Marco Tarquinio, Sandro Calvani e Antonio Spadaro riflettono su cosa significhi promuovere la pace. Emerge così che “combattere la guerra” significa in definitiva impegnarsi costantemente a conoscere «la geopolitica della guerra e della pace», acquisendo la consapevolezza che ogni guerra è «contro l’umanità».
Con la prefazione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, un contributo di Mario Delpini, arcivescovo di Milano, e un’introduzione di monsignor Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura della Diocesi di Milano.
«Se non si sceglie la pace, vince la guerra. Dimenticare la sofferenza vuol dire condannarsi a riviverla.» Cardinale Matteo Zuppi
Professore associato presso l’Asian Institute of Technology di Bangkok, in Thailandia. Nella sua vita professionale, da anni conduce studi e ricerche sui temi della pace e della riduzione del conflitto, si occupa di gestione delle emergenze sanitarie, di innovazione e di sviluppo umano sostenibile. Ha svolto diversi incarichi per le Nazioni Unite e la Caritas in tutto il mondo. Per la sua attività ha ricevuto riconoscimenti internazionali.
Gesuita, ordinato prete nel 1996, ha conseguito la laurea in Filosofia e il dottorato in Teologia. È stato professore presso il Centro Inter-disciplinare di Comunicazione Sociale della Pontificia Università Gregoriana di Roma e attualmente è direttore della rivista «La Civiltà Cattolica». Collabora con diverse testate e ha al suo attivo numerose pubblicazioni.
Giornalista esperto di politica interna e internazionale, è stato dal 2009 al 2023 direttore del quotidiano «Avvenire». Dal 2011 al 2016 è stato consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio “Artigiano della pace” e il premio “Internazionale della Pace, della Cultura e della Solidarietà”