Due libri per raccontare Frassati

Due volumi per raccontare Pier Giorgio Frassati in vista della sua canonizzazione prevista per il 3 agosto 2025

13 Marzo 2025

La canonizzazione di Pier Giorgio Frassati, prevista per il 3 agosto 2025 al termine del Giubileo dei giovani, rappresenta un momento di straordinaria importanza per la Chiesa e per tutti coloro che vedono in lui un modello di fede e di vita. Due recenti pubblicazioni di ITL Libri con il marchio In Dialogo, entrambe scritte da Luca Diliberto, ci offrono uno sguardo approfondito su questa figura affascinante e attualissima: Pier Giorgio Frassati e la società dei tipi loschi con le illustrazioni di Michele Bizzi (80 pagine, 12.50 euro) e Pier Giorgio Frassati: un giovane libero e felice (104 pagine 13 euro).

Un giovane innamorato della vita

Pier Giorgio Frassati e la società dei tipi loschi racconta la storia di un giovane dalla personalità vivace e appassionata. Nato in una famiglia ricca e influente, avrebbe potuto scegliere un’esistenza agiata e senza preoccupazioni, ma sentiva il richiamo di qualcosa di più grande. La sua fede, vissuta con spontaneità e allegria, lo ha portato a stringere legami profondi con gli ultimi, con gli amici e con Dio. Il libro, illustrato e scritto in uno stile coinvolgente, mette in luce la dimensione umana e sociale del suo impegno, raccontando anche le sue escursioni in montagna, il suo senso dell’umorismo e la sua capacità di attrarre a sé persone di ogni estrazione sociale.

Un santo senza schemi

Il volume Pier Giorgio Frassati: un giovane libero e felice si propone invece di rileggere e attualizzare la figura di Frassati, ponendola in dialogo con le sfide del presente. Con l’introduzione di Marco Erba e i contributi di Roberto Falciola, Laura Lavezzoli, Massimiliano Sabbadini e Alessandro Scurani, il testo analizza il suo messaggio di speranza e di impegno per il bene comune, sottolineando quanto la sua testimonianza sia ancora oggi fonte di ispirazione per educatori, genitori e giovani.

Attualità di un testimone autentico

A cento anni dalla sua morte, Pier Giorgio Frassati continua a parlare alle nuove generazioni. Il suo esempio ci ricorda che la fede non è un peso, ma una sorgente di gioia autentica; che l’impegno sociale e politico possono essere un’espressione concreta della carità cristiana; che la bellezza della vita si scopre anche nella fatica e nella solidarietà. La sua passione per la montagna diventa metafora del cammino spirituale: salire in alto, puntare in alto, senza dimenticare chi resta indietro.

Questi due libri non sono solo un omaggio a un giovane straordinario, ma un invito a fare della sua vita un esempio concreto di speranza e di cambiamento, oggi più che mai necessario.

Libro collegato

Bizzi Michele
In Dialogo

 11,88

Aveva un cognome decisamente importante e proveniva da una famiglia innegabilmente ricca. Avrebbe potuto vivere un'esistenza senza pensieri, ma a Pier Giorgio sembrava non bastare: aveva sete di vita, di più, ne era innamorato. La sua è la storia di una santità affascinante, fatta di camminate in montagna, scherzi e risate, ma anche di lotta costante per il bene comune, di una fede pura e una buona dose di speranza. L'amicizia lo ha condotto su sentieri insperati: con i poveri, con Dio, ma anche in compagnia di qualche "tipo losco"... (altro…)
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Diliberto Luca

 12,35

Se sono diverse le biografie, le raccolte di scritti, lettere e testimonianze di e su Pier Giorgio Frassati mancava forse un testo come questo, che andasse oltre, con l’intento di rileggere e riscoprire, raccogliendo il contributo di più voci, la sua straordinaria attualità. La figura e la storia di Pier Giorgio Frassati , che sarà canonizzato il 3 agosto 2025, al termine del Giubileo dei giovani, sono di straordinaria attualità per genitori, insegnanti, educatori e per chiunque si trovi ad avere a che fare con l’arduo compito di accompagnare nel cammino di crescita i ragazzi di oggi. Pier Giorgio, morto il 4 luglio 1925 a Torino a soli ventiquattro anni, ha vissuto la vita in pienezza, è stato affascinato dall’esistenza tout court, è stato un cristiano felice. Aveva un fortissimo senso di carità, che lo ha portato a confrontarsi più volte con la politica, a battersi per uno Stato più giusto e solidale. La sua passione per la montagna ci ricorda che nella vita fatica e bellezza non sono mai separate; il suo modo di vivere la fede incuriosisce anche chi ne è distante. Una raccolta di contributi e testimonianze che sono invito a un esercizio di attualizzazione della storia di un grande uomo: perché le vicende narrate e le riflessioni che ne scaturiscono possano portare frutto nell’esistenza di tanti, così come è avvenuto nei cento anni che ci separano dalla sua morte. Introduzione di Marco Erba, docente di lettere e scrittore. Con i contributi di Roberto Falciola, Laura Lavezzoli, Massimiliano Sabbadini e Alessandro Scurani.
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Dolif Bruno
Centro Ambrosiano

 17,10

Coloratissime e con il tratto inconfondibile di Bruno Dolif, disegnatore che ben conoscono i chierichetti milanesi e bergamaschi, le strisce (in parte apparse in questi anni su «Fiaccolina» e «Clackson», le riviste promosse dai due Seminari di Milano e Bergamo) parlano di un mondo abitato da gesti di grande generosità, di sacrificio, ma anche di gioie e di momenti di forte entusiasmo.

La vera novità di questo bellissimo libro di fumetti è la capacità di affiancare a queste epiche storie di santi (fra cui non mancano Francesco d’Assisi, Giovanni Bosco, Teresa di Lisieux o Bernadette) anche vicende molto più vicine a noi e forse meno conosciute.

Le strisce di Bruno Dolif ci raccontano di un giovane vivace, intelligente e con una gran voglia di vivere come Pier Giorgio Frassati, oppure svelano l’impegno sociale dell’Abbé Pierre, con la “fama” di santo dei poveri che lo precede.

Mentre è santa l’altra grandissima donna compagna di strada di migliaia di emarginati e diseredati, madre Teresa di Calcutta. Di schiavitù e liberazione parla la vicenda di Giuseppina Bakhita, una donna straniera, che per gli strani casi della vita passa dalle botte del suo padrone al convento delle Canossiane a Venezia, e farà parlare tanto di sé, donna nera di pelle e dalla parlata dialettale veneta!

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