Il racconto dell’Arcivescovo insegna ai bambini che l’incontro con Gesù trasforma la vita, incoraggiandoli a percorrere “un’altra strada” fatta di speranza , preghiera , e amore verso gli altri, come simbolizzato dai doni dei Magi.

Il racconto riflette sul significato della storia dei Magi, utilizzando la loro vicenda come metafora per il cambiamento interiore che ciascuno dovrebbe sperimentare dopo aver incontrato Gesù.

I Magi tornano a casa “per un’altra strada” non solo per evitare Erode, ma anche come simbolo di una nuova vita trasformata dall’incontro con Gesù.

I doni portati dai Magi (oro, incenso, mirra) diventano simboli di atteggiamenti e cambiamenti interiori:

Oro : Simboleggia il riconoscimento di Gesù come Re. Due giovani, Valentino e Flora, rappresentano coloro che cambiano vita. Valentino scopre il suo valore interiore superando l’insicurezza, mentre Flora, incentrata su se stessa, impara la gratitudine e l’umiltà dopo la malattia della madre.

Incenso : Rappresenta la preghiera e la vicinanza a Dio. Beatrice, inizialmente indifferente alla preghiera, scopre il potere della preghiera attraverso un recital natalizio. Fortunato, che pregava solo superare per le sue ansie, capisce che la preghiera è una connessione sincera con Dio, non una richiesta di successo.

– Mirra : Simboleggia il dolore e la morte, ma anche la risurrezione e la speranza. Ireneo, che vive con il peso del conflitto familiare, prega per la pace in famiglia e comprende che anche la sofferenza può portare a una vita nuova in Cristo. Il tema centrale è la trasformazione personale attraverso la fede e la preghiera, ispirata dall’esperienza dei Magi che cambiano vita dopo aver incontrato Gesù.


Delpini Mario

Nasce a Gallarate il 29 luglio 1951 da Antonio e Rosa Delpini, terzo di sei figli. Cresce a Jerago con Orago, nella parrocchia San Giorgio di Jerago, frequentando le scuole del paese fino alla quinta elementare. Frequenta le scuole medie e i due anni del ginnasio nella scuola statale di Arona, risiedendo nel Collegio De Filippi. Entra nel Seminario di Milano, nella sede di Venegono Inferiore (Varese), nell’ottobre 1967, per frequentare la I liceo classico. In Seminario completa il percorso ordinario di preparazione e discernimento fino all’ammissione all’ordinazione presbiterale. Il 7 giugno 1975 è ordinato presbitero, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Giovanni Colombo. Dal 1975 al 1987 insegna nel Seminario minore della diocesi di Milano, prima a Seveso e poi a Venegono Inferiore. In questi anni consegue la laurea in Lettere presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la licenza in Teologia presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, con sede in Milano, il diploma in Scienze Teologiche e Patristiche presso l’Istituto Augustinianum con sede in Roma. Nel 1989 il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina rettore del Seminario Minore e nel 1993 rettore del Quadriennio Teologico. Nel 2000 è nominato Rettore maggiore dei Seminari di Milano. Contemporaneamente insegna Patrologia in Seminario, che è sezione parallela della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Nel 2006 è nominato Vicario episcopale della Zona Pastorale VI di Melegnano, lasciando gli incarichi ricoperti in Seminario. Il 13 luglio 2007 papa Benedetto XVI lo nomina vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Stefaniaco (Albania), riceve l’ordinazione episcopale il 23 settembre dello stesso anno, nella Cattedrale di Milano, dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Il suo motto è Plena est terra gloria eius. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Lombarda ha ricoperto dal 2007 al 2016 l’incarico di segretario. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è membro della Commissione per il Clero e la Vita Consacrata. Nel luglio 2012 diventa Vicario generale del cardinale Angelo Scola. Il 21 settembre 2014 il cardinale Scola lo nomina Vicario episcopale per la formazione permanente del clero. Il 7 luglio 2017 papa Francesco lo nomina arcivescovo di Milano. Fa il suo ingresso ufficiale il 24 settembre 2017.

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