Giugno 2024: comunicare la disabilità

Le parole pesano. Quando le usiamo stiamo costruendo la realtà. Ne siamo consapevoli?

31 Maggio 2024

Il libro “Disabilità. Il peso delle parole” è un testo rivolto a tutti: persone con disabilità, le loro famiglie, e soprattutto coloro che, in modo cruciale e decisivo, lavorano con le parole. Questo include giornalisti, assistenti sociali, terapeuti, amministratori e altri operatori che, attraverso la comunicazione, definiscono e contestualizzano le storie della disabilità e contribuiscono alla creazione di progetti, protocolli e consuetudini nelle relazioni di cura.

Il peso delle parole

Le parole hanno un significato preciso nel vocabolario, ma spesso assumono un altro (spesso stravolto) significato nel quotidiano delle persone con disabilità. Questo libro esplora come le parole possono nascondere discriminazioni, quando non una vera segregazione. Il linguaggio è uno strumento potente: può costruire ponti o innalzare barriere. Quando usiamo le parole, abbiamo in mano degli strumenti di costruzione della realtà. Ne siamo consapevoli?

I contributi di Matteo Schianchi e Cecilia Marchisio

Il libro contiene due contributi puntuali di Matteo Schianchi e Cecilia Marchisio sull’evoluzione del linguaggio della disabilità nella rappresentazione pubblica. Schianchi e Marchisio analizzano la comunicazione, non solo giornalistica, ma anche normativa e culturale. Discutono come il linguaggio della disabilità si sia evoluto nel tempo, riflettendo cambiamenti sociali e culturali significativi.

Matteo Schianchi approfondisce l’evoluzione del linguaggio della disabilità nella comunicazione pubblica. Egli esamina come i media e i giornalisti rappresentano le persone con disabilità, mettendo in luce i progressi fatti e le sfide ancora da affrontare. La sua analisi critica mostra come una rappresentazione accurata e rispettosa possa influenzare positivamente la percezione pubblica e l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Cecilia Marchisio, invece, si concentra sull’evoluzione del linguaggio nella normativa e nella cultura scientifica. La sua analisi si estende ai documenti legali, ai protocolli medici e alle pubblicazioni scientifiche, dimostrando come il linguaggio utilizzato in questi contesti possa influenzare le politiche e le pratiche di inclusione. Marchisio evidenzia l’importanza di un linguaggio che rispetti la dignità delle persone con disabilità e promuova l’uguaglianza.

L’Introduzione di Don Mauro Santoro: “O tutti o nessuno”

L’introduzione del libro è affidata a don Mauro Santoro, responsabile della Consulta per la disabilità della diocesi di Milano. Denominata esplicitamente “O tutti o nessuno”, l’introduzione di Santoro sottolinea l’importanza dell’inclusione totale e senza riserve delle persone con disabilità nella società. Santoro richiama l’attenzione sulla necessità di un impegno collettivo per abbattere le barriere linguistiche e culturali che ancora oggi isolano le persone con disabilità.

Il futuro

“Disabilità. Il peso delle parole” è un libro fondamentale per chiunque desideri comprendere meglio l’impatto delle parole nella vita delle persone con disabilità. Offre una riflessione approfondita e critica sull’uso del linguaggio, invitando tutti – dai professionisti della comunicazione agli operatori nel campo della disabilità – a considerare con attenzione le parole che scelgono di usare. In un mondo dove le parole possono costruire o distruggere, questo libro ci ricorda il potere e la responsabilità che ognuno di noi ha nell’usarle per creare una realtà in cui ogni individuo viene riconosciuto e valorizzato per la propria unicità e dignità.

Libro collegato

Marchisio Cecilia
In Dialogo

 11,40

Un testo rivolto a tutti: alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ma soprattutto a coloro che “lavorano”, in modo cruciale e decisivo, con le parole: i giornalisti che devono raccontare, definire e contestualizzare le storie della disabilità; gli “operatori” (assistenti sociali, terapeuti, amministratori …) che devono dare corpo a progetti, protocolli e consuetudini nell’infinita gamma delle relazioni di cura. Con due contributi puntuali di Matteo Schianchi e Cecilia Marchisio sull’evoluzione del linguaggio “della” disabilità nella rappresentazione pubblica attraverso la comunicazione (non solo giornalistica) e attraverso la normativa e la cultura scientifica. Con l’introduzione del responsabile della Consulta per la disabilità della diocesi di Milano, denominata esplicitamente “O tutti o nessuno”, don Mauro Santoro.  

Parole che hanno un significato preciso nel vocabolario, ma ne assumono un altro (spesso stravolto) nel quotidiano delle persone con disabilità, e che possono nascondere discriminazioni , quando non una vera segregazione.

   
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